Riparte anche quest’anno il Festival Nazionale del Teatro dei Ragazzi. Alle ore 11,00 di giovedì 7 aprile nella Sala degli Appalti di Palazzo S. Agostino (Provincia) a Salerno, il Direttore artistico Lello Casella, in collaborazione con l’Associazione SimonCir e il Liceo Scientifico L. Da Vinci, presenta alla stampa la V edizione.
Interverranno i due padrini della manifestazione: Peppe Barra, attore di teatro e cantante e Diego De Silva, scrittore (autore di “Certi bambini”, romanzo dal quale è stato tratto l’omonimo film dei fratelli Frazzi); Giovanna Niglio, Presidente provinciale dell’Unicef e i Dirigenti Scolastici coinvolti nell’iniziativa.
Sono stati invitati a partecipare anche tutti i Dirigenti Scolastici, i docenti e gli alunni delle scuole della Provincia di Salerno e i sindaci dei Comuni interessati al progetto.
I rioni di Salerno, con particolare attenzione alla zona più orientale, i Comuni limitrofi come Pontecagnano Faiano, S. Mango Piemonte e Montecorvino Pugliano segneranno il palcoscenico ideale per le iniziative previste dal programma del Festival.
Nei luoghi dove si riscontrano ancora situazioni ambientali e sociali complesse, dove l’abbandono scolastico e la microcriminalità permangono un rischio per le nuove generazioni, fornire l’opportunità di scegliere un percorso ideale, fatto di arte e creatività, può risultare un’alternativa significativa.
Quindi ancora una volta il teatro come espressione dell’estro e dell’impegno sociale con la funzione di porre il ragazzo al centro di un interesse sano che possa stimolarlo e motivarlo a tirare fuori potenzialità altrimenti inespresse.
Una delle novità di quest’anno è l’introduzione di nuove categorie, anche sportive, con le quali poter partecipare alle selezioni per il Festival: disegno, pittura, danza, cinema (cortometraggi), cabaret, calcio e qualsiasi altra forma d’arte – “arti varie” – che abbia come obiettivo finale il coinvolgimento e lo spirito di condivisione.
Questa V Edizione del Festival è intitolata “…ai bambini dell’Asia e ai bambini della guerra”. La ragione di questa scelta è duplice. Oltre alla volontà di contribuire a garantire un futuro più sicuro ai bambini martoriati dalla tragedia dello tsunami e dalle guerre in atto in molte parti del mondo, è anche un modo per richiamare i ragazzi a rendersi protagonisti, attraverso la propria piccola arte, insieme con i docenti, i genitori, le istituzioni, di un importante momento di solidarietà.
L’iniziativa è rivolta alle Scuole di ogni ordine e grado, alle Associazioni, alle Comunità Parrocchiali, ai gruppi teatrali dell’intero territorio nazionale, questo anche per creare i presupposti per la nascita di sinergie di carattere socio-culturale tra gli attori e gli spettatori della manifestazione.